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Scrivere. Pubblicare. Vendere un libro. Soluzioni e verità

Scrivere, pubblicare e vendere un libro. Tre fasi distinte con un unico obiettivo: vivere di scrittura.

Questo è un blog in cui voglio condividere la mia esperienza. Mi auguro che la lettura di questo articolo possa schiarirti le idee per scrivere, pubblicare e vendere un libro: il tuo!

Fidati, tutto questo servirà anche a me: voglio capire se sono pazzo soltanto io o se c’è qualcuno più pazzo di me!

Per questo mi piacerebbe molto se commentassi l’articolo, se condividessi la tua esperienza o, qualora lo volessi, se mi scrivessi (mi, troppi congiuntivi…) in privato, per pubblicare un tuo articolo proprio su questa pagina di condivisione.

Scrivere, pubblicare e vendere un libro: la mia esperienza.

Scrivere, pubblicare e vendere un libro: una missione

Premessa

Innanzitutto, scusami se ripeto continuamente il titolo dell’articolo; odio essere ripetitivo, ma Google detta delle regole che non posso ignorare se voglio raggiungere le persone. Dopodiché, ti dico subito che non sono qui per dirti stronzate, né per venderti qualcosa. Semplicemente voglio condividere la mia esperienza e svelarti una parola magica alla fine dell’articolo. Una parola che noi “Autori”, e per autore intendo persona irresponsabile che si ostina a dedicare il suo tempo nella ricerca di parole che possano descrivere a pieno immagini, sensazioni, gioie e dolori, per scaturire nel lettore un profondo interesse con un conseguente seguito, dovremmo marchiare a fuoco nella testa. Quindi, se non ti interessa leggere tutto, vai pure sui punti che preferisci.

A seguire: SCRIVERE

Poi, PUBBLICARE e VENDERE

Scrivere è follia: sai bene a cosa mi riferisco…

scrivere pubblicare e vendere un libro

Non ci sono soluzioni veloci o trucchi per scrivere, pubblicare e vendere un libro. Ma partiamo da ciò che determina il primo punto: passione, capacità e follia… almeno per me

Per scrivere un romanzo ci vuole una dose di alienazione incontrollata… e non solo! Devi essere capace di lasciarla scorrere nelle vene, libera di tramutare idee, sensazioni, umori, il tuo tempo, in qualcosa di concreto, qualcosa che attraverso le parole si può toccare, sentire, odorare… Vedere.

Scrivere una storia d’amore, un thriller, un Fantasy, vuol dire vagare h 24 come uno spirito alla ricerca di una vita di cui impossessarsi. Appena riesci nell’intento cominci a vivere un’altra realtà: quella del protagonista del romanzo. Ti alzi la notte e scrivi. Non vuoi perderti concetti che illuminano la tua mente come il bagliore di un gioco pirotecnico che si esaurisce in pochi secondi.

Scrivere un romanzo significa lasciare un’area del tuo cervello costantemente impegnata a ricevere impulsi in qualsiasi momento del giorno e della notte

Registri idee sullo smartphone mentre guidi, mentre stai pranzando, mentre ti relazioni con altra gente: pensieri che devono essere raccolti come frutta matura prima che cada al suolo. Così, rimani fuori dal coro. La gente ti chiede: “A cosa stai pensando?”; “Ci sei?” Una parte del cervello è costantemente impegnata a elaborare dati utili per il proseguo del romanzo. Idee che devono essere valutate, selezionate, collegate.

Tutto ciò può durare un arco di tempo indefinito; per scrivere un romanzo ci vogliono anni!

Scrivere LA LOGICA DELL’INGANNO mi ha rubato e regalato molto tempo. Il tempo che passa serve a far maturare un frutto ancora acerbo, che ha bisogno di tutte le condizioni ideali per venire fuori nel migliore dei modi. Avere fretta, nella scrittura, è un po’ come fare sesso per arrivare subito all’orgasmo… È come essere ubriaco prima di cominciare a bere… Come consumare, dopo pochi giorni, un alimento che raggiunge il suo apice di bontà dopo mesi o anni di stagionatura. È come… basta, ci siamo capiti! Gli anni trascorsi nella stesura del libro mi hanno regalato tempo che, infondo, ho dedicato a me stesso.

Così, abolisci il concetto che spesso l’entusiasmo ti ripropone: “avere fretta”. Cerchi di capire se le idee che hai avuto sono davvero buone, le lasci stagionare in un cassetto chiuso coperte da qualche maglia che non usi. Nel frattempo, i personaggi del tuo racconto esistono veramente. Hanno preso vita. Inizi a pensare con la loro testa. Li vedi lì, come in un fotogramma: fermi ad aspettare nuove idee che, passo dopo passo, li condurranno all’epilogo.

Dopo esserti dedicato alla stesura di tutti i contenuti, rileggi 10, 100, 1000 volte. Deve essere perfetto. Ogni volta apporti delle modifiche. Cancelli interi capitoli. Prometti a te stesso che lo rileggerai per l’ultima volta: menti! Cambi periodi interi. Frasi. Parole. Virgole. Fino a che, un bel giorno, lo leggi e lo guardi come se fosse tuo figlio. Non cambieresti più nulla. È perfetto.

Eccoci al secondo passo dell’articolo “Scrivere, pubblicare e vendere un libro”

Pubblicare

scrivere, vendere e pubblicare un libro
Per pubblicare il tuo romanzo hai un’ampia scelta di opzioni. Ognuna di esse si presenta come un percorso più o meno tortuoso attraverso il quale raggiungi l’obiettivo con un risultato diverso. Ok, il fine è lo stesso: pubblicare. Però, prima di scegliere la strada ideale per il proprio manoscritto, è fondamentale porsi una domanda:

Cosa mi aspetto che succeda dopo l’uscita del mio romanzo? O meglio: Quale obiettivo voglio raggiungere con la pubblicazione del mio libro?

Perfetto! Se non hai grosse ambizioni e vuoi semplicemente avere la soddisfazione di pubblicare la tua storia per farla leggere ad amici e parenti, scegli una delle opzioni che ti va più a genio e buonanotte ai suonatori! Al contrario, se il tuo intento da “scrittore esordiente” è vendere migliaia di copie, e non vuoi essere svegliato da questo sogno, chiudi la pagina del blog e a posto così! Se, invece, vuoi sapere come funziona veramente e scoprire la parola magica leggi quanto segue.

Opzione A: AUTOPUBBLICAZIONE

Se scegliessi l’autopubblicazione, impiegheresti poco tempo (un pomeriggio) e potresti godere di una vetrina in cui ci sono già migliaia di nuovi autori che, come te, si sono autoproclamati “AUTORI”.

Non solo, avrai un margine di guadagno migliore rispetto al 10% che ti concederà una Casa editrice sulle 50 copie che riuscirai a vendere… facciamo 100!

Ti ritroverai in un formicaio

Esseri anonimi alle prese con una lotta disperata in cui l’obiettivo comune è far conoscere la propria opera, con le unghie e con i denti, attraverso spam travestiti da post su gruppi letterari che contano migliaia di iscritti; persone a cui non frega un cazzo della tua opera perché, in realtà, vogliono mettere in mostra la loro!

Venderai il tuo libro, oltre che a tua madre e tua zia, anche a qualcuno che riuscirai a convincere: accetterà per stanchezza, compassione o scambio. Così, se ti va di lusso, piazzerai 100 copie che, supponendo un costo di copertina di 10 euro e un guadagno del 70% (questo è quanto ti offre Amazon sul prezzo intero) ti frutteranno 700 euro. E ora? Avanti con il prossimo romanzo che ti impiegherà altri mesi/anni di lavoro! P.S. se hai pubblicato su Amazon, sicuramente, ne sai più di me. Raccontami la tua esperienza…

Opzione B: se hai scritto un romanzo breve potresti pubblicare la tua storia con una silloge. Un’antologia.

Proprio così, una raccolta di storie selezionate attraverso un concorso in cui l’unico interesse di chi organizza è far pagare una quota di iscrizione a tutti i scrittori partecipanti (quota variabile indicata con la voce “spese di segreteria”), e, una volta pubblicata la raccolta, venderla ad amici e parenti degli scrittori stessi. Venti, trenta o cinquanta scrittori riuniti. Che bello! Più che un concorso, sembra volontariato. Una raccolta fondi per le C.E.

Ovviamente, non tutti operano allo stesso modo

Ci sono anche concorsi gratuiti che non prevedono quota di iscrizione e che, a mio parere, possono essere una valida alternativa per fare esperienza, ma bisogna sempre selezionare bene dal mucchio! Alla fine, tutto dipende sempre da quello che vuoi ottenere.

Opzione C: pubblica subito con l’editoria a pagamento

È come pagare una copisteria travestita da Casa editrice che, dopo averti proclamato “Autore”, lodando l’originalità del romanzo, che però presenta giusto qualche imperfezione che necessita di un editing a pagamento incluso nei servizi che ti offrono e che, sicuramente, ti porterà al successo, ti proporranno di acquistare un numero minimo di copie “che venderai altrettanto sicuramente!” dicono loro. Supponiamo che siano 100 le copie da acquistare preventivamente, per 12 euro a copia, fa 1200 euro. In più, cercheranno in ogni modo di conquistare la tua fiducia appioppandoti ogni sorta di servizio per lanciare il tuo romanzo… dalla finestra!

Risultato. La copisteria guadagna da te senza investire 1 euro, anzi, ti vende anche i servizi di editing. Tu, piuttosto che fare lo scrittore, finirai per fare il commerciante del tuo libro, sperando di recuperare i soldi anticipati. Che brutto affare!

Opzione D: rivolgiti a un agente letterario

Personalmente, presa con le pinze, credo sia l’opzione migliore trattata finora. Un agente letterario fa da ponte: da una parte ci sei tu e dall’altra la C.E. Per logica, se l’agente guadagna in relazione alle vendite del tuo romanzo non perderebbe tempo con un manoscritto in cui non crede. È un po’ come un talent scout: crede in te, investe il suo tempo, può darti ottimi consigli per impacchettare nel migliore dei modi la tua opera prima di spedirla alla C.E. “adatta”, cioè quella che secondo la sua esperienza può accettare di pubblicare il tuo romanzo con le migliori condizioni.

Risultato. Il risultato potrebbe essere proficuo per entrambe, ma, ovviamente, devi considerare che l’agente letterario ci deve guadagnare. Devi essere disposto a dividere la misera fetta di torta che ti spetta.

Opzione E: partecipa a un concorso letterario e spera che non sia truccato

I concorsi letterari potrebbero essere una valida alternativa per essere presi in considerazione dalle C.E. e, oltretutto, son ottimo mezzo per per fare esperienza. Personalmente, piuttosto che premi in denaro di pochi euro o weekend in agriturismo, sceglierei solo quelli che hanno come premio la pubblicazione del romanzo, possibilmente con una tiratura di copie decisa a priori; magari 1000 copie. Chi è disposto a stampare 1000 copie del tuo romanzo sarà altrettanto organizzato per venderle. Ovviamente, pubblicazione e tiratura prestabilita comporteranno una quota di iscrizione al concorso per recuperare le spese. Ecco un sito che ho spulciato spesso e che ti permette di selezionare i concorsi letterari in base al premio.

L’unico tasto dolente…

Siamo sicuri che non siano truccati? Siamo sicuri che il vincitore non sia un parente, il figlio o l’amante? D’altronde, dove c’è un premio serio, il dubbio viene ed è lecito. Tu che ne pensi?

Opzione F: confeziona con dedizione il tuo manoscritto e invialo a tutte le case editrici non a pagamento

Inutile dirti che mi sembra la migliore delle opzioni, sicuramente la più dispendiosa in termini di lavoro, tempo e attesa. Scrivi una bella lettera di presentazione e invia il tuo manoscritto, corretto e impaginato come la C.E. desidera. Dopodiché, aspetta e dedicati ad altro!

Eccoti servito un elenco completo, dalla A alla Z, per contattare le case editrici non a pagamento.

Scrivere, pubblicare e vendere un libro. 3° passo.

Vendere.

Vendere il tuo libro se ogni giorno escono 200 nuovi testi?

scrivi, vendi e pubblica un libro
Proprio così: ogni giorno vengono pubblicati 200 nuovi testi. Moltiplica per sette giorni e ottieni 1400 libri a settimana. 46000 libri al mese! Ti faccio una domanda: Un lettore immerso in questa miriade di numeri continuamente in rinnovo, sia che si trovi fisicamente in una libreria o davanti al pc nella sezione libri di Amazon, perché dovrebbe scegliere di acquistare proprio il tuo libro?

Scrivere, pubblicare e vendere un libro: una missione!

Dopo averlo scritto e pubblicato, pensi che al tuo romanzo possa bastare una fantastica copertina per essere venduto?

O forse la ricerca di un titolo originalissimo che spicchi su tutti gli altri libri? Una cosa è certa: copertina e titolo devono essere originali ma non sono il segreto per vendere. Magari starai pensando di spendere qualche soldo per varie campagne pubblicitarie sui social… Si, possono aiutare, ma dimmi un po’: acquisteresti il libro di un perfetto sconosciuto di cui nessuno parla solo perché, come per magia, ti spunta la pubblicità su FB? La risposta è: forse. Potrebbe piacerti la copertina. Il titolo. Due cose che, visivamente, possono attrarre i visitatori che nel giro di pochi, pochissimi secondi, decidono se prestare attenzione al tuo annuncio.

Scrivere, pubblicare e vendere un libro che conti 1 milione di copie vendute è come vincere al superenalotto: hai una probabilità su 622 milioni 614 mila 630…

scrivere pubblicare e vendere un libro

Quindi, rimani con i piedi per terra e insegui le tue ambizioni senza farti divorare da una speranza priva di fondamenta: ha fatto più vittime lei che il petrolio.

Come faccio, allora, a vendere il mio libro dopo averlo scritto e pubblicato? Ecco l’unica soluzione

Lascia che ti racconti la mia esperienza…

Ho partecipato alla presentazione di un romanzo scritto e pubblicato da uno dei fondatori di un “importante” casa editrice. L’agente letterario che aveva preso in carico il mio romanzo, mosso da un’aspettativa che mi gratificava moralmente, ha deciso di approfittare della situazione, presentandomi e proponendo il mio testo. Bene… La risposta ricevuta è stata una domanda secca: “Ha un seguito?” Traduzione: “Ma questo scrittore, a prescindere da quello che ha scritto di cui non ci frega un cazzo, ha un pubblico che lo segue? Quante copie ci GARANTISCE di vendere?

scrivere, vendere e pubblicare un libro

Andiamo al dunque! Hai scritto un libro? Vuoi Pubblicarlo e venderlo? Niente di più semplice… Devi avere un seguito!

Parola magica: SEGUITO. Ripetilo con me lentamente: S-E-G-U-I-T-O. Nessuna casa editrice investe sugli scrittori esordienti senza un seguito, ovvero, se sei un giocatore di calcio, un attore, un cabarettista, un influencer, un Fabrizio Corona, hai tutto il rispetto delle CE che, “giustamente” attraverso il numerino “santo” che dimostra il numero di persone che ti seguono e attraverso l’interazione che scaturisci sui social, possono stimare una percentuale di vendita. In poche parole, puntano sulle persone che ti seguono, mentre, la qualità dell’opera passa in secondo piano.

Eccoti servita la soluzione per scrivere, pubblicare e vendere un libro. Avere un sefuito! Ma come faccio a crearmi un seguito?

Cosa speravi? Di diventare uno che vive di scrittura scrivendo un romanzo? No. Mi dispiace. Per vivere di scrittura devi riuscire a vendere e per vendere devi guadagnarti l’attenzione della gente. Un processo che può durare anni. Tutto in base all’impegno, le capacità, i soldi e al tempo che sei disposto a dedicare ogni giorno al tuo obiettivo; poi, se c’è anche un po’ di culo!

Prima e unica regola per scrivere, vendere e pubblicare un libro: lavora su te stesso. Promuovi il tuo libro e promuovi te stesso.

A mio avviso, i metodi tradizionali per promuoversi come scrittore, oggi, devono essere accompagnati dalle strategie che sfruttano la potenza del web.

Scrivi ovunque. Lascia che le tue parole viaggino su internet da un sito all’altro

  • Fatti conoscere sottovoce... La rete offre varie possibilità: scegli quelle più consone e scrivi. Pensa con la mentalità di un operaio che deve fare la gavetta. Scrivi sui social, usali per divulgare il tuo pensiero, per comunicare, non per spammare e parlare esclusivamente di te… La gente è stanca di assecondare tutti. Fallo sottovoce.
  • Scegli delle piattaforme meno popolari in cui puoi esprimere concetti più complessi. Luoghi in cui la gente ha voglia di leggere. Quora, per esempio, è una piattaforma in cui puoi esporre concetti rispondendo alle domande degli utenti. Se ti fa piacere dai un’occhiata al mio profilo, iscriviti, seguimi e rispondi alle domande che più ti ispirano.
  • Crea un Blog. Invita tutti a seguirti, dopodiché, scrivi articoli di interesse comune, scrivili bene e lasciali librare su internet: possono essere un’isola felice su cui la gente approderà durante le sue ricerche su Google. Così facendo, riuscirai ad attirare l’attenzione di gente nuova.

INVESTI, ANCHE POCHI EURO, PER RIUSCIRE A CONCRETIZZARE TUTTO QUESTO…

Scrivere sui Social, per pochi eletti, può andare bene all’inizio, poi, si rischia di rimanere in stallo. Puoi provare le campagne a pagamento. Scrivi un post EFFICACE, crea dei video, investi qualche euro a settimana per arrivare ad un migliaio di persone al giorno.

In conclusione, hai scritto il primo libro? Perfetto, scrivi il secondo. Sii autocritico e perfeziona il metodo di scrittura. Raduna i lettori del primo e del secondo libro e tienili in aspettativa per l’uscita del tuo terzo romanzo. Quello della vita, quello che segnerà la tua storia. Il libro che ti permetterà di cominciare a vivere da scrittore.

La scrittura è la pittura della voce

Voltaire
scrivere pubblicare e vendere un libro

Roberto Puccio